domenica 6 novembre 2011

MARK STRAND, WHAT IT WAS, II, Traduzione A. Pancirolli

Era l' inizio di una sedia;
era il divano grigio; era i muri,
il giardino, la strada sterrata; era il modo
in cui la luna in rovina  le cadeva sui capelli.
Era quello, ed era di più. Era il vento che spezzava
gli alberi; era il caos  ed il disordine  delle nuvole, la spiaggia
ricoperta di stelle. Era l' ora che sembrava dire
che se conoscevi in quale momento davvero si era, non avresti
mai più chiesto qualcosa. Era quello. Certo era quello.
Era anche ciò che non era mai avvenuto - un momento così pieno
che quando sparì, come doveva,  la tristezza non poteva
neppure contenerlo. Era la stanza che sembrava immutata
dopo così tanti anni. Era quello. Era il cappello
che lei aveva dimenticato, la penna che lei aveva lasciato sul tavolo.
Era il sole sulla mia mano. Era il calore del sole. Era il modo
in cui mi sedetti, il modo in cui aspettai per ore. Era quello. Solo quello.



WHAT IT WAS, su GOOGLE BOOK 

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