lunedì 31 gennaio 2011

THE PHILOSOPHER' S CONQUEST, LA CONQUISTA DEL FILOSOFO, M. STRAND

This melancholy moment will remain,
So, too, the oracle beyond the gate,
And always the tower, the boat, the distant train.

Somewhere to the south a Duke is slain,
A war is won. Here, it is too late.
This melancholy moment will remain.

Here, an autumn evening without rain,
Two artichokes abandoned on a crate,
And always the tower, the boat, the distant train.

Is this another scene of childhood pain?
Why do the clockhands say 1:28?
This melancholy moment will remain.

The green and yellow light of love's domain
Falls upon the joylessness of fate,
And always the tower, the boat, the distant train.

The things our vision wills us to contain,
The life of objects, their unbearable weight.
This melancholy moment will remain,
And always the tower, the boat, the distant train


Questo triste momento sarà sempre presente,
così, pure, l' oracolo oltre il cancello,
e sempre la torre, la nave, il treno distante.

Nel sud un Duca aggredito è morente,
una guerra è vinta. Qui non c' è appello.
Questo triste momento sarà sempre presente.

Qui sera autunnale di pioggia assente,
due carciofi lasciati in un cestello,
e sempre la torre, la nave, il treno distante...

                                           Traduzione: D. Abeni                                                  

KWLS AUDIO ARCHIVES, Two readings by Mark Strand

                                                 READINGS FROM KWLS AUDIO ARCHIVES

This recording combines two readings given by Strand at the 2010 Key West Literary Seminar. In the first, from Friday January 8, Strand reads a selection of poems spanning his career, including the early works "Sleeping with One Eye Open," "The Mailman," and "The Tunnel." Later works include "I Had Been a Polar Explorer," "Elevator," "Man and Camel,""Some Last Words," and two passages from the 1993 book-length poem "Dark Harbor" ("If dawn breaks the heart..." and "It is true, as someone has said..."). The first reading concludes with recent poems including "Fire," "Old Man Leaves Party," and "Black Sea." In the second reading, from Sunday January 10 (beginning at 20:35), Strand reads "Keeping Things Whole," two passages from "Five Dogs," "Two Horses," "Black Fly," "The Disquieting Muses," "Mirror," and "A Piece of the Storm." Strand's remarks in between poems provide context and explain references to cultural figures including the writers Franz Kafka and Wallace Stevens, and the painter Giorgio De Chirico.

ACADEMY AMERICAN POEMS

Sito piuttosto vecchiotto, alcuni links non esistono più, interessanti alcuni readings in Mp3 , peraltro di cattiva qualità,  un Internet " the way we were".






Joseph Brodsky alongside Howard Moss and Mark Strand Photo Doroty Alexander


Eating Poetry
From the Long Sad Party
Man and Camel
My Mother on an Evening in Late Summer
The Coming of Light

domenica 30 gennaio 2011

JAZZ CLIMBING

photo G. Pancirolli grafica A. Pancirolli

sabato 29 gennaio 2011

THE BEACH HOTEL, M. Strand, da Blizzard of One, Tormenta al Singolare

Oh, look, the ship is sailing without us! And the wind              
Is from the east, and the next ship leaves in a year.
Let' go back to the beach hotel where the rain never stops,
Where the garden, green and shadow filled, says, in the rarest
Of whispers, "Beware of encroachment"...


Oh, guarda, la nave salpa senza di noi! E il vento
viene da est, e la prossima nave è tra un anno.
Torniamo all' hotel sulla spiaggia dove la pioggia non cessa mai,
dove il giardino, verde e pieno d' ombra, dice, nel più raro
dei sospiri, " Attenti a non invadermi"...



The Beach Hotel/ grafica A.Pancirolli








Mark Strand : The story of our lives, La storia delle nostre vite

We are reading the story of our lives
which takes place in a room.
The room looks out on a street.
There is no one there,
no sound of anything.
The tress are heavy with leaves,
the parked cars never move.
We keep turning the pages, hoping for something,
something like mercy or change... 

     THE STORY OF OUR LIVES

G.De Chirico/ Le retour d' Ulysse


Stiamo leggendo la storia delle nostre vite
che si svolge in una stanza
La stanza dà su una strada.
Non c'è nessuno qui,
nessun suono.
Gli albero carichi di foglie,
le auto parcheggiate non si muovono,
giriamo le pagine, sperando in qualcosa
qualcosa come pietà o cambiamento,
una linea nera che ci unisca
o ci separi.
Il fatto è che, almeno sembra,
il libro delle nostre vite è vuoto.
I mobili della stanza mai cambiati,
i tappeti diventano più scuri ogni volta
che le nostre ombre passano loro sopra.
E' come se la stanza fosse il mondo,
sediamo fianco a fianco sul divano,
leggendo del divano.
Diciamo che questo è l'ideale.
E' l'ideale.


Stiamo leggendo la storia delle nostre vite
come se ci fossimo dentro,
come se lo avessimo scritto.
E' tema ricorrente.
In uno dei capitoli.
Mi appoggio e metto il libro da parte
perchè il libro dice
che è questo ciò che faccio.
Mi appoggio ed inizio a scrivere del libro.
Scrivo che voglio andare oltre il libro.
Oltre la mia vita in un' altra vita.
Metto giù la penna.
Il libro dice: mise giù la penna
si girò e la guardò leggere
la parte in cui lei si innamora.
Il libro è più accurato di quanto possiamo immaginare.
Mi appoggio e ti vedo leggere
dell'uomo dall'altra parte della srada.
Hanno costruito una casa qui,
e un giorno un uomo ne è uscito.
Ti sei innamorata di lui
perchè sapevi che non ti avrebbe mai vista,
non avrebbe mai saputo che lo stavi aspettando.
Notte dopo notte diresti
che egli è come me.
Mi giro e ti vedo invecchiare senza di me,
i raggi del sole sui tuoi capelli d'argento.
I tappeti, i mobili
sembrano ora quasi immaginari.
Lei continuò a leggere.
Sembrava considerare la sua assenza
non particolarmente importante
che chi in un giorno perfetto
considera il tempo un fastidio
perchè non ha cambiato i suoi pensieri.
Strizzi gli occhi.
Vorresti chiudere il libro
che descrive la mia resistenza:
come quando girandomi immagino
la mia vita senza di te, immagino di vivere
un'altra vita, un altro libro.
Il libro descrive la tua dipendenza dal desiderio,
come le momentanee rivelazioni
dello scopo ti facciano paura.
Il libro descrive molto di più di quel che dovrebbe.
Vuole dividerci.


Questa mattina mi sono svegliato ed hocreduto
che non c'era altro nelle nostre vite
che la storia delle nostre vite.
Quando a te non piaceva, io segnavo
il punto del libro che non ti piaceva.
Sei tornata a dormire ed ho iniziato a leggere
quelle parti misteriose che tu provavi a indovinare
mentre erano scritte
e non ti interessavano più perchè
ormai erano parte della storia.
In una di esse, freddi abiti di luna
sono abbandonati sopra una sedia nella stanza di un uomo.
Sogna di una donna i cui abiti si sono persi,
che siede in un giardino ed attende.
Lei pensa che l'amore sia un sacrificio.
Il capitolo descrive la sua morte
e lei non è mai nominata,
che è una delle cose per
cui tu non potevi sopportarlo.
Poco più avanti impariamo
che l'uomo che sogna abita
nella nuova casa al di là della strada.
Questa mattina dopo che sei tornata a dormire
ho iniziato a leggere presto le pagine dei libro:
era come sognare dell'infanzia,
così tanto sembrava svanire
così tanto sembrava di nuovo venire in vita.
Non ho saputo che cosa fare.
Il libro dice: In quei momenti era il suo libro.
Una tetra corona si appoggiò scomodamente sulla sua testa.
Egli era il breve sovrano della discordia interna ed esterna
ansioso nel suo proprio regno.


Prima che ti svegliassi
ho letto un altro capitolo che descrive la tua assenza
e racconta come tu dorma per rovesciare
il progredire della tua vita.
Sono rimasto colpito leggendo della mia solitudine
sapendo che quel che provo è la forma nuda
e senza successo di una storia
che non avrebbe mai dovuto essere racccontata.
Voleva vederla nuda e vulnerabile,
vederla nel rifiuto, gli intrecci
abbandonati di vecchi sogni, i costumi e le maschere
di irraggiungibili stati.
Era come se egli fosse portato
senza scampo al fallimento.
Fu difficile riprendere a leggere.
Ero stanco e volevo smettere.
Il libro sembrava consapevole di ciò.
Suggerì un cambio di argomento.
Aspettavo che ti svegliassi non sapendo
quantoavrei dovuto aspettare
e sembrava che non avrei letto ancora.
Sentivo il vento passare
come una corrente di sospiri
e sentivo il brivido delle foglie
tra gli alberi al di là delle finestre.
Avrebbe dovuto essere nel libro.
Tutto avrebbe dovuto essere nel libro.
Guardavo il tuo viso
e leggevo gli occhi, il naso, la bocca.


Se solo nel libro ci fosse un momento perfetto;
se solo potessimo vivere quel momento,
avremmo potuto leggere il libro un'altra volta,
come se non lo avessimo scritto,
come se non fossimo in esso.
Ma gli oscuri accessi
sono troppo numerosi per ogni pagina
e le possibilità di fuga troppo strette.
Leggiamo tutto il giorno.
Ogni pagina che giriamo è come una candela
che si muove nella mente.
Ogni momento è come una causa persa.
Se solo potessimo smettere di leggere
Lui non volle mai leggere altro libro
e lei continuava a fissare la strada.
Le auto erano ancora là,
le copriva la fitta ombra degli alberi.
Le imposte della nuova casa erano chiuse.
Forse l'uomo che vi abitava,
l'uomo che lei amava, leggeva
la storia di un'altra vita.
Lei immaginava un salone spoglio
un caminetto freddo, un uomo seduto
a scrivere una lettera ad una donna
che ha sacrificato la sua vita per amore.
Se ci fosse un attimo perfetto nel libro
sarebbe l'ultimo.
Il libro non parla mai delle cause dell'amore.
Sostiene che la confusione è un bene necessario.
Non spiega mai. Rivela.


Il giorno continua.
Studiamo quello che ci ricordiamo.
Guardiamo allo specchio oltre la stanza.
Non sopportiamo di essere soli.
il libro continua.
Divennero silenziosi e non sapevano come iniziare
il dialogo necessario.
Eranole parole stesse che creavano divisioni,
che creavano solitudine.
Attendevano.
Avrebbero dovuto voltare le pagine, sperando
che accadesse qualcosa.
Avrebbero dovuto ricucire le loro vite in segreto:
ogni sconfitta perdonata perchè non poteva essere messa alla prova,
ogni dolore premiato perchè era irreale.
non fecero nulla.


Il libro non sopravviverà.
noi ne siamo la prova vivente.
E' buio fuori, nella stanza è ancora più buio.
Ti sento respirare.
mi chiedi se sono stanco,
se voglio continuare a leggere.
Si, sono stanco.
Si. voglio continuare a leggere.
Rispondo si a tutto.
Non puoi sentirmi.
Sedevano fianco a fianco sul divano.
Erano le copie, gli spettri esausti
di qualcosa che erano stati prima.
Apparivano completamente spossati.
Fissavano il libro
ed erano terrorizzati dalla loro stessa innocenza,
dalla loro riluttanza ad arrendersi.
Sedevano fianco a fianco sul divano.
Erano decisi ad accettare la verità.
Qualunque cosa fosse l'avrebbero accettata.
Il libro avrebbe dovuto essere scritto
e avrebbe dovuto essere letto.
Sono loro il libro e non sono
niente altro.

Traduzione A.Pancirolli

venerdì 28 gennaio 2011

Some Strand poems in Spanish on the blog Zaidenwerg

 da THE LATE HOUR, L'ORA TARDA, LA HORA TARDIA


Again the late hour, the moon and stars,
the wounds of night that heal without sound,

again the luminous wind of morning that comes before the sun.
And finally, without warning or desire,
the lonely and the feckless end.



Ancora l' ora tarda, la luna, le stelle,
le ferite della notte che guariscono senza rumore,

ancora il vento lucente del mattino che precede il sole.
E, infine, senza preavviso o desiderio,
la fine solitaria e inutile.


Es la hora tardía una vez más, la luna y las estrellas,
heridas de la noche que sanan sin un ruido,

de nuevo el luminoso viento de la mañana que viene antes que el sol.
Y, finalmente, sin esperarlo ni desearlo,
el desenlace solitario y anodino.
                                                                                                    traduzione in spagnolo : ZAIDENWERG


Diverse poesie di M.Strand in traduzione spagnola sul bellissimo blog ZAIDENWERG




Recentemente, Agosto 2011, Ez Zaidenwerg ha aggiunto altre traduzioni di poesie di Strand:

giovedì 27 gennaio 2011

MARK STRAND, by Harold Bloom

Profound analysis about the poetry of M. Strand ( excerpt by Google books) by H. Bloom;  I particularly like the parts about The story of our lives,

  " The title poem reveals... a structural shifts in his poetry, marking a book of lengthier narrative poems... the struggle of the poem is both internal and external.  The characters cannot help themselves, trapped by their own inertia and inability to walk away from expectations  both social and personal."
Go to Google Books

Fonte Intesa/ Grafica A. Pancirolli

lunedì 24 gennaio 2011

American Poet Laureate, Mark Strand, Trinity University, Thesis by Alexandra Seifert

The Institution of the American Poet Laureate:
Mark Strand and the Laureateship's Indication of
Poetic Voice






                                                               ALEXANDRA SEIFERT THESIS                                    


An original and interesting thesis about the position of American Poet Laureate and the controversy sorrounding the laureateship, the acceptance by Mark Strand of the laureateship in 1990, his poetry, his poems.

"In 1990, Mark Strand accepted the office of American Poet Laureate for one year. He had been writing poetry for decades and was already established in the poetic community; Strand published his first book of poetry, Sleeping with One Eye Open, in 1964, and in 1968 his collection Reasons for Moving gained him public acclaim, boosting his career. Yet after publishing a compilation of his poetry entitled Selected Poems in 1980, Strand quit publishing poetry for ten years, stating dissatisfaction with his recent works. In 1990, Strand reemerged into the poetic community by publishing The Continuous Life.by accepting the Laureateship. The poetry in this collection speaks to a wider audience through an expansion in both narrative voice and thematic suggestions. During his decade-long sabbatical, Strand’s poetry evolved into a form and style in which both the Library of Congress and the average American reader appreciated with renewed interest. Moreover, while his poetic voice may have gained popularity, he did so without sacrificing poetic ingenuity."

At the Greengrocer / Foto G. Pancirolli

sabato 22 gennaio 2011

THE PARIS REVIEW, WALLACE SHAWN AND MARK STRAND

In questa complessa ed articolata conversazione Wallace Shawn mette a nudo la concezione poetica di Strand.









WALLACE SHAWN
I started reading that thing that that guy wrote about you. But it upset me, because he kept talking about the themes of your writing, and I didn’t get it. I don’t think I really get the concept of “themes.” So I’m not going to ask you questions like, What is your view of nothingness? because I don’t get that, exactly.

MARK STRAND



I don’t get it either. And I’m not sure I could articulate a view of nothingness, since nothingness doesn’t allow a description of itself. Once you start describing nothingness, you end up with somethingness...

                                                 

So you say, Mark Strand, Appunti per una traduzione


Vos decís (Mark Strand)

Está todo en la mente, vos decís, y no guarda
ninguna relación con la felicidad. Pueden venir el frío
o el calor, pero la mente tiene todo el tiempo del mundo.
Vos me tomás del brazo y me decís que algo está por pasar,
algo insólito, para lo que siempre estuvimos preparados,
igual que el sol que llega después de un día en Asia,
o la luna que parte tras pasar una noche con nosotros.

È TUTTO NELLA MENTE, DICI, E NON
NESSUNA RELAZIONE CON LA FELICITA’.IL FREDDO ED IL CALDO
POSSONO ARRIVARE, LA MENTE HA TUTTO IL TEMPO DEL MONDO.
MI PRENDI IL BRACCIO E MI DICI CHE QUALCOSA ACCADRA’
QUALCOSA DI INSOLITO, PER CUI SIAMO SEMPRE STATI PRONTI
COME IL SOLE CHE ARRIVA DOPO UN GIORNO IN ASIA
O LA LUNA CHE SCOMPARE DOPO UNA NOTTE CON NOI
E’,tutto nella mente, dici, e non ha
nulla a che vedere con la felicità. Il freddo che viene,
il caldo, la mente ha tutto il tempo che vuole.
Mi prendi sottobraccio e mi dici che qualcosa accadrà,
qualcosa di insolito per cui siamo sempre stati pronti...
come il sole che sorge dopo un giorno in Asia
come la luna che tramonta dopo un giorno con noi.





You Say by Mark Strand

It is all in the mind, you say,
nothing to do with happiness. The coming of cold,
the coming of heat, the mind has all the time in the world.
You take my arm and say something will happen,
something unusual for which we were always prepared,
like the sun arriving after a day in Asia,
like the moon departing after a night with us.

mercoledì 19 gennaio 2011

42 Years of Consistency: New Selected Poems by Mark Strand, By DONALD BROWN

Strand’s poems have always been inflected by a sense of words as symbolic more than descriptive. He’s about as far from being a nature poet, who yet describes a natural world, as could be.
                                                                                                                         D. Brown




I empty myself of the names of others. I empty my pockets.
I empty my shoes and leave them beside the road.
At night I turn back the clocks;
I open the family album and look at myself as a boy.

42 Years of Consistency: New Selected Poems ,M. Strand, by Donald Brown

martedì 18 gennaio 2011

Mark Strand reads "The Couple" and "Is it you among the olive trees?"


 The Couple, reading of Mark Strand at thr Erotikon Symposium, Chicago 2001


The scene is a midtown station.
     The time is 3 a.m.
Jane is alone on the platform,
    Humming a requiem...











 Al minuto 5,31 del video, Mark Strand legge It is you standing among the olive trees...


Is it you standing among the olive trees
Beyond the courtyard? You in the sunlight
Waving me closer with one hand while the other


Shields your eyes from the brightness that turns
all that is not you dead white? Is it you
around whom the leaves scatter like foam?


 You in the murmuring night that is scented
with mint and lit by the distant wilderness
of stars? Is it you? It is really you


rising from the script of waves, the lenght
of your body casting a sudden shadow over my hand
so that I feel how cold it is as it moves


over the page? You leaning down and putting
Your mouth against mine so I should know
that a kiss is only the beginning


Of what until now we could only imagine?
Is it you or the long compassionate wind
That whispers in my ear: alas, alas?


Sei tu tra gli ulivi
al di là del cortile? tu nel sole che mi fai cenno
di avvicinarmi con una mano mentre l' altra

ti scherma gli occhi dalla luminosità che trasforma
tutto ciò che non è in te in bianco assoluto?..


...Tu nella notte sussurante che profuma di menta
ed è illuminata dal lontano territorio delle stelle?
Sei tu? Sei davvero tu?....

lunedì 17 gennaio 2011

TOMORROW, Mark Strand

Your best friend is gone,
your other friend, too.
Now the dream that used to turn in your sleep
sails into the year's coldest night.










Your best friend is gone,
your other friend, too.
Now the dream that used to turn in your sleep,
like a diamond, sails into the year's coldest night.

What did you say?
Or was it something you did?
It makes no difference -- the house of breath collapsing
around your voice, your voice burning, are nothing to worry about.

Tomorrow your friends will come back;
your moist open mouth will bloom in the glass of storefronts.
Yes. Yes. Tomorrow they will come back and you
will invent an ending that comes out right.







Foto G. Panciroli/ Grafica A. Pancirolli

domenica 16 gennaio 2011

Mark Strand: The New Poetry Handbook

 Fulminante lista di quello che può capitare ai poeti e a chi,  nonostante gli avvertimenti, ancora 
li frequenta:




The New Poetry Handbook
1 If a man understands a poem,
he shall have troubles.


2 If a man lives with a poem,
he shall die lonely.


3 If a man lives with two poems,
he shall be unfaithful to one.


4 If a man conceives of a poem,
he shall have one less child.


5 If a man conceives of two poems,
he shall have two children less.


6 If a man wears a crown on his head as he writes,
he shall be found out.


7 If a man wears no crown on his head as he writes,
he shall deceive no one but himself.


8 If a man gets angry at a poem,
he shall be scorned by men.


9 If a man continues to be angry at a poem,
he shall be scorned by women.


10 If a man publicly denounces poetry,
his shoes will fill with urine.


11 If a man gives up poetry for power,
he shall have lots of power.


12 If a man brags about his poems,
he shall be loved by fools.


13 If a man brags about his poems and loves fools,
he shall write no more.


14 If a man craves attention because of his poems,
he shall be like a jackass in moonlight.


15 If a man writes a poem and praises the poem of a fellow,
he shall have a beautiful mistress.


16 If a man writes a poem and praises the poem of a fellow overly,
he shall drive his mistress away.


17 If a man claims the poem of another,
his heart shall double in size.


18 If a man lets his poems go naked,
he shall fear death.


19 If a man fears death,
he shall be saved by his poems.


20 If a man does not fear death,
he may or may not be saved by his poems.


21 If a man finishes a poem,
he shall bathe in the blank wake of his passion
and be kissed by white paper.








foto G. Pancirolli/ Elab.grafica A.Pancirolli
         16)  If a man writes a poem and praises the poem of a fellow overly, he shall drive his mistress away...


                                                                                  Da " Il futuro non è più quello di una volta", M. Strand, a cura di D. Abeni, Minimum Fax

sabato 15 gennaio 2011